Gli accordi del cuore è il seguito di un romanzo che ho letto e apprezzato, L’arte di ascoltare i battiti del cuore. Amo l’Asia e leggo sempre volentieri romanzi ambientati lì. Il precedente romanzo dell’autore tedesco raccontava la storia di Tin Tin, che se ne va di casa per tornare nella sua Birmania. La figlia Julia decide di partire e lì scopre tutta la storia di suo padre, che sapeva sentire e ascoltare i battiti del cuore delle persone. Gli accordi del cuore ne è il seguito e l’ho letto con qualche aspettativa, devo riconoscerlo.
Di nuovo a Kalaw
Sono trascorsi ormai 10 anni da quando Julia Win è volata a Kalaw alla ricerca del padre e della sua storia. Una ragazza scettica e razionale come lei ha visto sconvolgersi molte certezze, ha imparato che ogni cuore risuona in modo diverso, ha trovato la fede nel potere magico dell’amore, grazie a Tin Tin e alla sua storia, narratale dal fratellastro U Ba.
Tuttavia, tornata negli Stati Uniti ha ripreso a poco a poco la sua vita e messo da parte molte delle cose che aveva portato con sé dalla Birmania. La cosa peggiore è che ha perduto la fede nel potere magico dell’amore.
Ora c’è qualcos’altro che a porta nuovamente a Kalaw. Ritrovare il fratello è una grande emozione per lei e fa riaffiorare tante cose del primo viaggio in Birmania. Ora, però, è tornata perché c’è una voce sconosciuta dentro di lei ed è in qualche modo convinta che sia di nuovo a Kalaw che questo nuovo mistero potrà essere svelato.
Non tutto ciò che è vero può essere spiegato, e non tutto ciò che si può spiegare è vero.
Le aveva detto U Ba un giorno nella meravigliosa casa da te in cui si sono incontrati. E Julia in questo momento della sua vita è confusa, abbattuta, ha perso la fiducia nell’amore e si ritrova a ripensare alle parole del fratello, che forse non capisce ancora fino in fondo.
Turbamenti dell’anima
Aveva dimenticato che la fiducia è fragile. Che è preziosa. Che ha bisogno di molta luce. Che appena la menzogna allarga le ali si fa subito buio.
Aveva dimenticato che cosa nutre la fiducia. Quanta dedizione necessita.
Arrivata a Kalaw, Julia si rende conto di quanto le siano mancati U Ba e la Birmania e si sente come se i dieci anni trascorsi quasi non le appartenessero. A volte è molto difficile seguire il cuore!
Insieme a Julia ci troviamo in una Birmania governata dall’esercito e insieme alla storia che anche lei sta per scoprire, noi lettori comprendiamo un po’ di più cosa significa una dittatura militare.
Qual è la cosa di cui hanno più paura colore che brandiscono armi? Di altri che brandiscono armi? No! Che cosa temono i violenti più di ogni altra cosa? La violenza? Nient’affatto! Da cosa si sentono minacciati i più crudeli egoisti? Tutti costoro non temono nient’altro più dell’amore. Chi ama è pericoloso. Non ha paura. Ubbidisce ad altre leggi.
La storia della voce
U Ba aiuta Julia a venire un po’ a capo del problema della voce sconosciuta dentro di lei. Conosce così Khin Khin che le racconta la straordinaria storia della sorella, Nu nu, e della sua famiglia. Inizia così un nuovo viaggio alla ricerca del perdono, dell’amore, di un pezzettino un po’ più profondo dell’essere. Nu Nu e Thar Thar insegnano a Julia che cambiare è possibile, che non siamo condannati a rimanere ciò che siamo, ma siamo solo noi a poterlo fare.
Ci sono momenti, Nu Nu lo sapeva, che una persona non dimentica più per il resto della vita. Che si imprimono nell’anima, lasciano cicatrici invisibili su una pelle invisibile. E se in seguito le si tocca, il corpo freme di dolore fin nei pori. Anche anni dopo. Decenni. E tutto riaffiora: l’odore della paura. Il suo sapore. Il suono che ha.
E Julia scopre anche la ragione per cui le persone sorridono sempre. Il sorriso in Birmania spesso nasconde qualcosa di sgradevole. Ma soprattutto scopre la potenza del perdono e la grandezza della gratitudine, attraverso gli occhi e le gesta di piccoli e grandi monaci, che tanto hanno sofferto.
Solo chi ama ed è riamato può perdonare. E solo chi perdona è un uomo libero. Chi perdona non è più prigioniero.
E’ una storia di dolore ma anche di liberazione, che veicola un messaggio d’amore, nonostante tutta la sofferenza di cui è condito. L’autore ci trasmette tutto il suo amore per la Birmania, con la sua natura, la sua calma e, se vogliamo, anche un po’ di misticismo. E, diciamocelo, chi non vorrebbe un fratello come U Ba? Che non giudica mai, ascolta, consiglia e accompagna verso la verità?

Titolo: Gli accordi del cuore
Titolo originale: Herzenstimmen
Autore: Jan-Philipp Sendker
Traduzione: Riccardo Cravero
Casa editrice: BEAT
Pagine: 351